Le caratteristiche produttive e quantitative dell'azienda sono quelle tipiche di un'attività artigianale. La produzione infatti, concentrata quantitativamente negli anni Cinquanta e primi anni Sessanta, è di sole 75 auto, tutte destinate e sviluppate per competizioni. Tale finalità impone che, nella maggior parte dei casi, scelte tecniche e stilistiche siano inclini più ad assecondare regolamenti tecnici, il naturale processo di sviluppo o esigenze del periodo che a seguire una precisa richiesta di mercato. È quindi più corretto parlare di tipo che di modello, poiché si registrano anche notevoli differenze tra un esemplare e l'altro dello stesso modello. Queste peculiarità unite ad alcune caratteristiche comuni le rendono spesso esemplari unici di una già limitatissima e inconfondibile produzione. È inoltre possibile trovare Bandini che, all'origine o nel corso degli anni, siano state equipaggiate di motori differenti per accordi commerciali o semplicemente per correre in categoria diverse.
Si possono quindi distinguere i seguenti tipi:
- "La prima" 1.100/46 (1946)
- 1.100 sport (1947-50)
- 1.100 siluro (1947-49)
- 750 sport siluro (1950-56)
- Bandini-Maserati 1500 (1953)
- Formula 3 (1954-58)
- Berlinetta Zagato (1955)
- 750 sport internazionale "saponetta" (1957-61)
- Formula junior (1959-62)
- 1.000/62 P (1962-65)
- 1.000 GT (1963)
- 1.000/66 sport (1966)
- Saloncino (1968)
- 1.000/70 V (1970)
- Mille s.p. (1972)
- 1.300 16 V i. (1980)
- Berlinetta 1.000 Turbo (1992)
Ogni tipo sopra indicato è collegato ad una specifica pagina di Wikipedia in cui è possibile reperire informazioni dettagliate, anche queste pagine sono verificate da Michele Orsi Bandini.